"Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto."
Italo Calvino - Se una notte d'inverno un viaggiatore

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30 aprile 2013

Quei libri sopravvalutati Vol. 1

Vi è mai capitato di avere una grande aspettativa rispetto ad un libro e, una volta letto, scoprire che in realtà è una fregatura pazzesca? Una ciofeca, per intenderci.
Sono quei libri, spesso considerati classici o addirittura di formazione. Libri che ti pare quasi un dovere leggere, libri che ti fanno persino studiare a scuola, magari addirittura in lingua originale.
Partiamo dal presupposto che io adoro leggere. Posso tranquillamente dire che è il mio sport preferito e, in quanto sport, lo pratico con serietà e dedizione, quasi a livello agonistico. Per praticarlo al meglio ho bisogno dell'attrezzatura migliore. Un divano comodo, un cuscino morbido, la copertina scaldapiedi, un segnalibro plastificato che non si stropicci se mi ci siedo sopra, la luce giusta e soprattutto la televisione spenta. Vabè, in realtà ho un sacco di fisime che riguardano la lettura. Veramente tantissime, dalla totale incapacità di leggere all'aperto se mi trovo in campagna (mentre mi trovo perfettamente a mio agio a leggere in spiaggia), al non riuscire assolutamente a leggere a letto, mentre alcune delle migliori letture le ho fatto alla mattina alle 8 seduta sulle scale degli uffici del Catasto, ma questa è un'altra storia. Insomma, nemmeno una cosa semplice come leggere mi riesce di farla in modo normale.
Ma torniamo ai libri sopravvalutati.

Il primo, che ho letto ormai qualche tempo fa, è Il ritratto di Dorian Gray.
Quando andavo a scuola, mi fu dato da leggere in inglese come compito per le vacanze estive. Ovviamente non l'ho letto e ho scaricato il riassunto da internet direttamente in inglese! Insomma, non si può leggere per compito! Poi in inglese, con l'obbligo di cercare sul dizionario le parole che non conosci. In un romanzo dell'800, per giunta! Comunque, anni e anni dopo, l'ho trovato in offerta a poco soldo alla Feltrinelli e me lo sono portato a casa, curiosa di vedere se era veramente questo gran capolavoro.
Morale della favola: una gran delusione.
Oscar Wilde è il Fabio Volo del 1800. Ovvietà su ovvietà.
La storia in sé sarebbe anche bella e affascinante, ma per ricavarne un romanzo, sono state fatte delle aggiunte che non hanno dato niente di spessore, hanno solo allungato il brodo.
Poi, ovvio, questa è solo la mia opinione molto personale. Ad esempio una delle mie colleghe lo trova un romanzo meraviglioso, pieno di significati e bla bla bla. Per me resta solo un libro carino, un piacevole passatempo, ma decisamente sopravvalutato.

Altro libro un po' deludente, considerato anche questo un classicone, è Il Grande Gatsby. Ironia della sorte, anche questo mi era stato dato da leggere in lingua originale e io, ovviamente, mi ero di nuovo affidata al fedele riassunto in inglese scaricato da internet, ripromettendomi comunque di leggermelo in italiano per il puro piacere di farlo e non perché mi veniva imposto.
Questo ho finito di leggerlo la scorsa settimana e, anche qui, delusione.
Mentre Dorian Gray aveva di fondo un bella storia, qui non mi è piaciuta nemmeno quella. O meglio, i presupposti potevano esserci, ma la scrittura l'ha resa scoordinata e frammentata. Mi aspettavo un'intensa storia di un amore travagliato che supera l'ostacolo della lontananza e invece niente. L'unica nota positiva è che l'autore è riuscito a rendere bene l'idea di come doveva essere la New York degli anni 20. Riuscivo a sentirmi addosso la polvere e la calura di quell'estate del 1922. Per il resto, una volta arrivata alla fine, mi ha lasciata sospesa e un po' turbata.

Intendiamoci, sono stata contenta di aver letto questi libri. E in un certo senso sono contenta anche dell'effetto che mi hanno fatto. Non voglio sembrare snob dicendo che non li ho trovati all'altezza delle aspettative, ma è così. Sono felice di avere ancora un'opinione da dare in merito a libri considerati dai più capolavori assoluti. E sono felice di aver scelto di spendere ore a leggere questi libri, anche se poi non mi sono piaciuti, piuttosto che aver buttato via quelle stesse ore leggendo cazzate come le 50 sfumature, o storie di vampiri con l'ormonella o altre stupidaggini letterarie.

E voi? Avete dei libri nei quali avevate riposto le vostre aspettative e che poi vi hanno deluso?

3 commenti:

  1. Non ho letto nessuno dei due romanzi che nomini :-D Wilde io lo adoro, pero' non ho mai letto il Ritratto: solo alcuni racconti e commedie.

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    1. Mi piacerebbe dare una seconda possibilità a Wilde. Se potessi darmi i titoli di alcuni suoi racconti li leggo volentieri! :D

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    2. Be', il fantasma di Canterville lo conosci sicuramente, e anche il Gigante egoista; poi c'è il Principe felice, ecc. :-) Delle commedie leggi The Importance of Being Earnest (rigorosamente in inglese!) e An Ideal Husband: lo rivaluterai di sicuro! ;-)

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