"Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto."
Italo Calvino - Se una notte d'inverno un viaggiatore

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10 ottobre 2012

Prove di figaggine: lo chignon con il calzino

Qualche giorno fa ho deciso finalmente di apprendere, tramite un tutorial sul tubo, la fine arte dello chignon con il calzino, di cui tutte parlano. Non potevo proprio rimanere indietro. Capirai.
Lo chiamano lo chignon alla Carrie Branshaw, poverine. Je piacerebbe.
Già qualche mese fa mi ero cimentata nella creazione su me stessa medesima di uno chignon a cipollotto bello gonfio e tondo che manco Giotto proprio, ma senza l'escamotasc del calzino ma bensì solo con l'ausilio della mia (scarsissima) manualità, uno trilione di spillette e tanta di quella lacca che quella sera s'è sciolto un iceberg in Groenlandia.
Questo è il risultato.

Si, me la sono fatta allo specchio del bagno, problemi?

Applausi, please. Inutile dire che non mi è mai più venuto così bene.
Data la fatica immane del conficcarmi in testa quel centinaio scarso di forcine, ho deciso di informarmi per vedere come potessi far venire fuori un'acconciatura composta e raffinata (aggettivi che certamente mi appartengono) da un paio di collant dismessi.
Non ve lo spiego come si fa perchè sul tubo ci sono tanti di quei tutorial che basta digitare chign che vi si affollano sullo schermo come i vucumbrà in spiaggia ad agosto.
L'ho provato, quindi. Il risultato è ovviamente carino, i capelli stanno ben composti, l'uso di forcine è minimo e con una spruzzatina di lacca l'ambaradan resiste tutto il giorno. Il mio ha resistito a: discesa dai monti alla pianura, uno sbalzo termico pari a 10° centigradi, scarpinata per il centro della city, uno spritz ed innumerevoli salatini, corsa al centro commerciale, la di Lui cocente delusione per non aver trovato quello che cercava (il fatto di avere una così bella acconciatura ha ovviamente aiutato il mio ruolo di consolatrice e Lui ve lo potrà confermare), spesa di alcool e schifezze alla Coop, risalita verso i monti, una pizza mozzarella, pistacchio e aceto balsamico (na roba che proprio ciao, la mangi poi puoi morire), un dolce diviso in due e poi basta perchè sono tornata a casa e ho smontato l'impalcatura.
Ecco, appunto, impalcatura.
L'unico, enorme difetto che ho riscontrato è questo. La posticcità. Si dice posticcità? Vabè. Con quello chignon che io sapevo essere palesemente fasullo, non frutto del volume sciantoso dei miei capelli ma dato da un calzino, mi sono sentita per tutto il pomeriggio Moira Orfei. Nobbene.

4 commenti:

  1. Ecco, il mio problema è che quando andavo a danza e mi facevo lo chignòn veniva con un volume del genere...non oso immaginare col calzino!

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  2. Con il calzino?!?!? non lo avevo mai sentito!!!! Adesso ci voglio provare anche io!!!

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  3. sono proprio curiosa di capire come si fa!!

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  4. Al tempo del capello lungo ho provato anche questo, per un matrimonio nella versione americana che lo vuole ancora più alto e voluminoso.
    Inutile dire che mi sono sentita un attimo ridicola, ma mi ha fatto risparmiare una seduta dalla parrucchiera e qualche soldo.

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