"Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto."
Italo Calvino - Se una notte d'inverno un viaggiatore

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17 settembre 2012

Deliri di una gattara allergica ai gatti

Io proprio quelli che ce l'hanno coi gatti e con chi li ama non li capisco.
Intanto, non si può odiare nulla che sia così soffice. Proprio non si può. Si possono mal sopportare i gatti nudi, quello sì. Ma quelli pelosi no.
Poi, come si possono odiare esseri affetti da una così acuta forma di misantropia? Anche quello non si può fare. Chi nutre poco interesse per il genere umano deve per forza amare i gatti. Avere un rapporto di amore/affetto con un essere che non ti caga o comunque lo fa solo quando ha fame o fuori fa freddo, è da veri misantropi. Misantropi con misantropi, quale amore fu più forte? 
Fate tanto gli incazzati, quelli del "odio tutto e tutti" e poi non sopportate i gatti. E' un controsenso bello e buono.
Guardate me, per esempio. Sono allergica a cani, gatti e capre. (Sì, capre. So che sembra assurdo e anche un po' ridicolo, ma sono allergica alle capre). Comunque, quando ero ancora una ragazzina solare, pazza, w le Spice XD XD, amavo i cani. Poi sono cresciuta, le XD sono diventate Per Dinci, il sole è tramontato, la pazzia è diventata disagio ed eccomi qui, in adorazione di una gatta a pelo lungo di nome Caffè e di un gatto nero come la pece con gli occhi gialli chiamato Diego. Io li amo e loro mi ignorano. Più mi ignorano, più io li amo. Più scappano, più io li rincorro per coccolarmeli tutti. Non vi dico la soddisfazione quando mi concedono due minuti di carezze e anche qualche fusa. (Soddisfazione seguita immediatamente da un mio accurato lavaggio causa allergia di cui sopra.)
Li chiamo e non vengono (a meno che non cominci a fare rumore con la loro ciotola del cibo). Li sommergo di pucci pucci e sbadigliano. Eppure continuo a guardarli con gli occhi a cuoricino.
A causa dell'allergia e del poco amore nei loro confronti da parte di mia madre (appunto), i miei gatti sono condannati alla vita di campagna, quindi a dormire nel fienile che, detto tra noi, non è che sia poi tanto male (sempre se non sei allergico al fieno. Come me.) e convivono con polli, galline, conigli, pavoni e il mio esuberante cane a cui, certo, voglio bene, ma da cui ho imparato a diffidare. I cani sono tutti uno scodinzolare, fiatonare, sbavare, saltare, correre, alzare polvere (a cui, indovinate, sono allergica), aspettare con ansia che gli lanci la pallina per farti vedere quanto sono bravi a prenderla al volo. Insomma, degli esibizionisti. E a me dopo un po' gli esibizionisti mettono paura. Sia chiaro, al mio povero cane puzzolente voglio molto bene comunque, ma ecco, preferisco coccolare i gatti che le mie coccole non le vogliono piuttosto che il cane per cui il concetto coccola è uguale a ti lecco la faccia.
E niente, tutto sto friccandò di roba per dire che quelli che si lamentano se Instagram è pieno di foto di gatti non li sopporto. Sono mille volte più belli da fotografare di qualsiasi cristiano e, onestamente, anche se i miei sono degli snob fotonici, mi danno comunque più dimostrazioni di affetto della maggior parte della gente. Parrà un luogo comune, ma è così. Gattara fino alla morte.

1 commento:

  1. Ecco, io mi sono ritenuta sempre una da cani, ma ultimamente mi sto ricredendo parecchio con la mia gattina ;)

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