"Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto."
Italo Calvino - Se una notte d'inverno un viaggiatore

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9 settembre 2012

Blogcronaca di una domenica di una tristezza inenarrabile

La domenica è forse il giorno più malinconico e triste della settimana.
Lo so che non ho detto una cosa nuova, ma accidenti, è così e punto.
Le mie domeniche partono con il rincoglionimento della mattina e proseguono con un pomeriggio con Lui (a cui presto dovrò trovare un degno nome in codice) di quelli che non vorresti finissero mai. (Niente di complesso, poi. Quello di oggi ha compreso un thè verde, uno spritz e due pacchetti di patatine.) E invece finisce, perché Lui fa il supereroe che sfama la gente e, ovviamente, c'è bisogno di lui. Quindi, troppo presto, ci si saluta e io torno qui ad aspettare che il giorno muoia.
Cena, tisana, cagate su Real Time. Con la morte nel cuore perché la mia libertà è finita anche per questa settimana e domani si torna in trincea. (Lo so, sono così decadente e melodrammatica! Dovreste vedermi mentre lo dico portandomi il dorso della mano alla fronte e fingendo un mancamento!)
Quindi è così, la domenica è l'apoteosi della decadenza, della malinconia, della mosciaggine, pure. Una specie di giorno di passaggio, di attesa di quel che sarà il lunedì e la routine. Come uno spazio di tempo che passi sulla banchina ad aspettare il treno. Un treno senza riscaldamento o l'aria condizionata. E senza posti a sedere.
E questo è un post veramente poco sensato. E ci ho messo un'ora a scriverlo. Vado a letto, suvvia.

(Ve l'avevo detto che era di una tristezza inenarrabile..)

2 commenti:

  1. No, ma guarda che io ti capisco, ti capisco eccome!
    La domenica quando andavo a scuola era sinonimo di giornata-dedita-allo-studio e adesso che vado all'università è sinonimo di...giornata-dedita-allo-studio.

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  2. Aahahahah.. "il supereroe che sfama la gente" .. me lo devi presentare! Lo devo conoscere se è degno di un appellativo simile!
    E comunque credo che la Domenica sia, in fondo, un giorno bellissimo. Ci si può soffermare a pensare su quello che si è fatto durante la settimana, a dove si è sbagliato, a cosa si può fare per migliorarsi. Soprattutto, ci si può rendere conto di come una settimana intera di sbattimento, valga due ore di felicità domenicale..
    Forse è quello che la rende, alla fine, un po' malinconica..

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