"Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto."
Italo Calvino - Se una notte d'inverno un viaggiatore

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25 ottobre 2012

Cose che non so

Non so quanti post ormai ho scartato.
E' che parlare di certe cose non è mai facile. Sembra di voler semplificare qualcosa che semplice non è.
Ma ultimamente mi sono trovata a tu per tu parecchie volte con i disagi e i malesseri interiori di chi mi circonda.
Ci sono persone con profondi mali dell'essere, vere e proprie bestie che ti mangiano dentro. Altre che invece amano definirsi depresse solo per apparire, per farsi fighi.
Non le so distinguere, queste persone. Ma so che ci sono.
E non riesco a parlarne perchè io sono una persona felice nonostante i mostri e le paure e i tarli che ho dentro e cercare di parlare di questo mi fa sentire tremendamente in difetto nei confronti di chi forse, veramente, non ce la fa a vedere il lato bello della vita.
La vita che è una sola, un dono talmente grande che mi sembra così assurdo sprecarlo e non provare a reagire, a trovare un buon motivo dentro sè stessi per lasciare i mostri fuori dalla porta.
Forse chi si ferma davanti alla superficie delle cose non ce la fa. Forse bisogna riuscire ad andare più a fondo. E forse starete pensando "brava te che ce la fai" con tono sprezzante. Io ce la faccio, sì, ma non sono brava. Lo faccio perchè non voglio perdere me stessa. Lo faccio perchè sono orgogliosa e non voglio lasciare la mia esistenza nelle mani di forze di cui ho paura. Perchè io di paura sono piena, ma non posso lasciarla vincere. E per tutti dovrebbe essere così. Anche per quelli che stanno bene e che fanno i depressi perchè fa figo. Perchè la paura, se non ce l'hai, prima o poi ti trova. E andarla a stanare è da fessi.
Non mi sento brava, no. Mi sento fortunata, quello sì.
Sbaglierò forse a pubblicare questa cosa. Sconclusionata e senza senso.

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